Amiamo le nostre madri? - Conferenza e Workshop

- Tipologia attività
- Eventi Istituto
- Data
- 07.11.2025 18:00
- Centro/Gruppo
- Istituto
AMIAMO LE NOSTRE MADRI?
In che modo il comportamento materno influenza il feto e la crescita del bambino?
Conferenza dibattito introduttiva e Workshop esperienziale
La domanda non mette in discussione se possiamo amare le nostre madri da adulti. Piuttosto, gli interrogativi importanti sono:
• in che modo la madre influenza il feto durante la gravidanza?
• cosa sperimenta il feto nel canale del parto durante il parto?
• come vive i minuti e le ore immediatamente successivi alla nascita, soprattutto se separato dalla madre?
• come influisce tutto questo sulla relazione madre-figlio?
Nel migliore dei casi, questi eventi supportano il processo di cambiamento del bambino. Tuttavia, se il feto o il neonato subiscono un trauma durante questo periodo delicato e completamente vulnerabile, ciò può lasciare un segno che spesso dura per tutta la vita.
Naturalmente l'amore che il bambino riceve dalla madre durante l'infanzia può correggere e aiutarlo a superare queste prime esperienze nella vita quotidiana, ma potrebbe non essere in grado di guarire il trauma stesso.
Purtroppo i traumi precoci causano molta amarezza senza che nessuno capisca veramente da dove provengano le difficoltà. E così la ruota continua a girare, e anche la generazione successiva porta con sé le impronte di certi aspetti del comportamento materno.
Per esprimere il problema in termini teorici, abbiamo suddiviso le esperienze materne in due parti:
1. la parte della madre che porta in grembo e partorisce il feto è la madre interiore.
2. La madre esteriore è colei che instaura una comunicazione personale con il bambino e una relazione materna premurosa attraverso il linguaggio del corpo.
È tragico che queste due esperienze non sempre coincidano.
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In questa presentazione vorremmo utilizzare casi di studio per stimolare la riflessione, non solo per riconoscere le difficoltà delle relazioni problematiche, ma anche per aiutare nel processo di riconoscimento e rivalutazione delle proprie convinzioni. Dopotutto, il nostro obiettivo non è riaprire vecchie ferite, ma piuttosto gettare nuova luce su esperienze traumatiche attraverso la comprensione.
Un esempio comune è quando un neonato viene separato dalla madre. Dal punto di vista del bambino, questo significa essere lasciato solo, poiché non sa che un giorno si incontreranno di nuovo. Qualche ora di pianto amaro è espressione di un pericolo mortale, per il quale non esiste altra soluzione che la protezione della madre. Non sorprende che questa esperienza ansiogena possa accompagnare il bambino per tutta la vita.
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Durante il workshop di un giorno, lavoriamo con le nostre emozioni per trovare risposte alle domande: posso ridurre la mia ansia? Posso riconoscere i sentimenti spesso incomprensibili, apparentemente insignificanti, ma difficili, associati a mia madre? Il gruppo di psicoterapia ci aiuta a tornare alla normalità e, nei mesi successivi, anche i sintomi non riconosciuti legati al problema scompaiono gradualmente.
CONFERENZA DI PRESENTAZIONE: VENERDI 7 novembre ore 18.00 - in presenza e tramite link ZOOM (su richiesta)
WORKSHOP APERTO A CHIUNQUE SIA INTERESSATO AL TEMA
NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: 15
SABATO 8 NOVEMBRE 10.00-13.00; 15.00-18.00
ABBIGLIAMENTO COMODO – QUADERNO E PENNA
A cura di Katalin Orosz psicologo clinico e Eva Daniel medico plsicologo - Fondazione Perinatus, Budapest
Per iscrizioni: mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 055 578026
GRADITO UN CONTRIBUTO LIBERO A FAVORE DELLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
Informazioni sulla località
Istituto di Psicosintesi - fondato da Roberto Assagioli - APS
- Via
- via San Domenico, 16
- Città
- 50133 Firenze
- Provincia
- FI
- Paese
- Italia