Centro di Milano - Istituto Psicosintesi

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l Matto si mette in viaggio, il Mondo è la sua meta, nessun viaggio è più sorprendente di quello della vita. I tarocchi raccontano con le loro immagini semplici e misteriose le tappe che ciascuno di noi incontrerà.
Tutti i temi esistenziali sono rappresentati: il potere mondano e quello spirituale, la relazioni con l’altro, gli stalli e le accelerazioni della vita …
Un percorso raccontato per immagini, riletto e rivissuto come un progetto di crescita da due psicoterapeuti nella prospettiva dell’evoluzione che Assagioli ha chiamato Psicosintesi.

Il modello assagioliano della Psicosintesi, applicato alla terapia, appare oggi come il più adatto per la comprensione del disagio esistenziale dell'essere umano.
L'uomo è inteso come un essere vivente che si auto-realizza, percorrendo una via individuale e relazionale che va dall'Io al Sé, dalla personalità all'anima.
La malattia è un momento di fermo e di stallo in questo procedere e/o un atto separativo e di chiusura relazionale. In entrambi i casi l'uomo dice di No a se stesso ed alla propria condizione umana, si ritrae dalla vita per timore o si pone al di sopra di essa per arroganza; si incrina - fino a rompersi – il filo di collegamento tra l'Io e il Sé.
La terapia si rivela allora come un intervento che mira ad una ricucitura umana e spirituale del tratto di unione tra la personalità e l'anima, al fine di far riprendere all'uomo il suo cammino di auto-realizzazione.
Il fattore terapeutico fondamentale che permette il ricostituirsi della relazione tra l'Io e il Sé è l'umiltà, qualità umana per eccellenza, e i buoni sentimenti, che come una costellazione sembrano indicare i vari tratti di percorso del cammino di ritorno dell'uomo a se stesso ed alla propria umanità.

La Psicosintesi di Roberto Assagioli nell’interpretazione di uno dei suoi allievi e collaboratori diretti.

Una raccolta di scritti, dal 1973 ad oggi, nei quali l’Autore affronta e sviluppa temi fondamentali dell’esistenza u mana, quali l’esperienza dell’identità nelle sue fasi evolutive (Io, Tu, Io-Tu, Noi, Sé), le subpersonalità, la dis-identificazione dagli altri, l’auto-identificazione e l’esperienza del Sé, il significato evolutivo della sofferenza, la solitudine e il suo superamento, l’amore e l’amicizia, la libertà e la volontà, la gioia di esserci e la poesia della vita, la fragilità umana e le potenzialità spirituali, l’umiltà e il coraggio, il sentimento inteso come quintessenza e voce forte dell’anima.

Un testo indispensabile per comprendere la Psicosintesi nei suoi valori fondamentali, nei suoi sviluppi attuali e nelle sue potenzialità applicative.

La condizione esistenziale dell’uomo pare essere quella della solitudine e della separazione: egli, chiuso nei confini ristretti del proprio Io, si sente diviso in se stesso, dagli altri, dalla vita e da Dio.

In questo saggio, sulla scia del pensiero assagioliano, si ipotizza che dietro l’Io individualistico risieda un’identità più vera e profonda (Sé o anima), che ha la facoltà di intuire l’interdipendenza  e l’unità di tutta la vita.

Essa è pura soggettività e si manifesta, secondo l’autore, come vibrazione di sentimento che si pone in relazione di consonanza con i sentimenti degli altri e del cosmo, partecipando di uno stato di commozione: è il “bimbo interiore”, che con la sua innocenza, la sua capacità di stupirsi e la sua istintiva spiritualità supera il senso illusorio di separatività e coglie lo spirito unitario del mondo.

Il modello assagioliano della psicosintesi terapeutica si offre come terreno fecondo per una nuova comprensione della patologia e della terapia. Considerando l’uomo come un essere vivente orientato verso il proprio Sé, la malattia si identifica con  lo stato di separazione dall’anima e la terapia come tramite per il ricongiungimento. Il Sé (o anima) è essenzialmente relazione, flusso vitale e dialogo di sentimento, per cui la patologia si rivela come una condizione statica e ripetitiva di solitudine.

La terapia, in quanto processo di “ritrovamento dell’anima”, ci appare allora come la ri-apertura di un dialogo interrotto, il ripristinarsi di una relazione. Sia “l’uomo che soffre” che “l’uomo che cura” (non esseri umani diversi, ma momenti diversi dell’esistenza di ciascun uomo) sembrano perseguire, attraverso la comunicazione e condivisione dei sentimenti, uno stesso progetto: la cura della loro stessa solitudine.  La guarigione avviene nell’atto terapeutico, dove si ripristina il fluire della vita, e dove avviene l’incontro tra “chi dà” e “chi riceve”.

Partendo dalle sue basi di formazione psicosintetica, e dalla sua esperienza in campo psichiatrico, l’autore sviluppa e approfondisce alcuni tra i temi più importanti dell’esistenza, tentando di sfiorare, senza la pretesa di svelarlo, il mistero dell’uomo.
Sembra quasi di muoversi, tra le pagine di questo libro, in un approfondimento progressivo del nostro cammino esistenziale, alla ricerca di un Sé, allo stesso tempo  paradossalmente presente e mancante, a tratti tanto lontano da sembrare irraggiungibile, ed a momenti invece tanto vicino da sentirlo quasi a portata di mano.
Esso può essere riscoperto, cessando lo sforzo di allontanamento da noi stessi, causa prima delle deviazioni esistenziali ed anche psicopatologiche, ed essendo semplicemente ciò che si è, nella totalità del proprio esserci.
Si riscopre così il valore della nostra presenza (“Io ci sono”), e con essa un nuovo sistema di valori, non più imposti dall’esterno, bensì liberamente riconosciuti dall’uomo all’interno del suo stesso cuore.

Questo libro di Paola Giovetti delinea la vita e l'opera di Roberto Assagioli (1888-1974), il padre della psicosintesi, una corrente psicologica ed esistenziale che incontra un interesse crescente, anche e soprattutto perché è una psicologia per l'uomo sano: è l'arte di educare se stessi e gli altri per costruire un mondo migliore.
Roberto Assagioli ha avuto una vita lunga e ricca di interessi in tanti campi: oltre che di medicina, psichiatria e psicologia, si è occupato di letteratura, esoterismo, questioni sociali, problemi educativi e spirituali. Ebreo di nascita, mostrò sempre un estremo rispetto per tutte le tradizioni religiose, sia occidentali che orientali. Assagioli ha contribuito in larga misura allo sviluppo della psicologia umanistica e transpersonale ed è stato uno dei fondatori della medicina psicosomatica.

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